Domenica 11 febbraio presso la Chiesa di Lauzacco alle ore 11.00 ci sarà la Messa per la festa di Sant’Agata, ritenuta, per il martirio a cui fu sottoposta, protettrice della salute del seno.
Storia di Sant’Agata
Il 5 Febbraio riccorre la festa di Sant’Agata, ritenuta, per il martirio a cui fu sottoposta, protettrice della salute del seno; alla santa siciliana, dunque, si rivolgono le donne che devono curarsi.
Sant’Agata nacque nei primi decenni del III secolo a Catania, figlia di una ricca e nobile famiglia di fede cristiana. Verso i 15 anni, volle consacrarsi a Dio e il vescovo della citta’ accolse la sua richiesta imponendole il velo rosso delle vergini consacrate. Il proconsole Quinziano se ne invaghi’ e ordino’ che la portassero al Palazzo pretorio. I suoi tentativi di seduzione, però, non ebbero alcun risultato.
Agata fu affidata a una cortigiana di facili costumi di nome Afrodisia, affinche’ la rendesse piu’ disponibile. Trascorso un mese, sottoposta a tentazioni di ogni genere, con festini, divertimenti osceni, banchetti, la giovane non cedette e Quinziano imbasti’ un processo.
Le vennero stirate le membra, lacerata la pelle con pettini di ferro, scottata con lamine infuocate, ma ogni tormento, invece di spezzarle la resistenza, sembrava darle nuova forza.
Così, per deturparne definitivamente la bellezza, le fece strappare i seni con enormi tenaglie. Questo risvolto delle torture, costituirà in seguito il segno distintivo del suo martirio: infatti, Agata viene rappresentata con i due seni posati su un piatto e con le tenaglie. Appena mutilata, dopo una visione di S. Pietro, per miracolo fu guarita.
Fu ordinato allora che venisse bruciata, ma un forte terremoto evito’ l’esecuzione. Riportata agonizzante in cella, mori’ qualche ora dopo il 5 febbraio 251.